La traduzione e i sottotitoli

La traduzione dell’opera è un momento fondamentale nel processo di apprendimento della lingua. Essa non deve essere intesa solo a fornire un aiuto ‘pratico’, i sottotitoli, per un pubblico che non conosce la lingua originale del testo. Il lavoro di traduzione, infatti, da un lato svilupperà la conoscenza linguistica dello studente e arricchirà il suo vocabolario, dall’altro lo aiuterà a meglio comprendere l’opera stessa e i suoi personaggi e dunque consentirà una più efficace rappresentazione. La traduzione permetterà agli studenti di entrare direttamente e attivamente in contatto con la lingua al di là delle regole e delle strutture grammaticali. La traduzione, come già la scelta di un testo teatrale, consente un rapporto più vivo e non mediato con la lingua come strumento di comunicazione e di dialogo.

Il lavoro di traduzione è certamente complesso e richiede una buona organizzazione da parte dell’insegnante e dell’assistente, oltre ad un profondo impegno da parte degli studenti che si troveranno di fronte espressioni idiomatiche e un vocabolario tecnico e letterario che non rientrano nella loro conoscenza base della lingua. Nel tradurre il testo teatrale, lo studente dovrà evitare una traduzione ad verbum che, sebbene strumentalmente efficace soprattutto per un pubblico non italiano, rischia di perdere la ricchezza di sfumature e di significati del testo originale. Evitando di tradurre parola per parola, si otterrà inoltre una traduzione più dinamica e informale senza un eccessivo appiattimento sulla lingua del pubblico. Una semplice parafrasi del testo di partenza, infatti, può portare a una perdita della ricchezza linguistica e culturale dell’opera tradotta. Tradurre è in primo luogo interpretare il testo: ogni soluzione linguistico-stilistica dipende dal modo in cui un testo è interpretato e l’interpretazione condurrà a sua volta una corretta scelta verbale da parte dello studente-traduttore. La traduzione comporterà necessariamente alcuni cambiamenti e semplificazioni rispetto alla lingua partenza, pur cercando di mantenere il significato originale. Per questo il processo di traduzione è un processo complesso che richiede la collaborazione di tutti gli studenti e il confronto fra diverse proposte e alternative al fine di raggiungere un risultato ideale.

La traduzione inizierà immediatamente dopo la conclusione della lettura dell’opera e procederà parallelamente alle prove di memorizzazione. Sebbene la messa a punto finale della traduzione e la preparazione dei sottotitoli per la rappresentazione finale saranno affidate a quegli studenti che dovranno recitare in ruoli minori, il lavoro di traduzione coinvolgerà, sin dall’inizio, tutti gli studenti. In particolare, coloro a cui sono stati attribuiti i ruoli principali collaboreranno con gli studenti responsabili dell’intero processo alla traduzione dei monologhi che è, del resto, il sistema migliore per comprendere e memorizzare al meglio la propria parte. La collaborazione avverrà attraverso l’uso di strumenti interattivi, come Googledocs, che permetteranno una traduzione simultanea sincronica e asincronica del testo da parte degli studenti. Questo tipo di tecnologia facilita il lavoro di squadra che è fondamentale per il raggiungimento di una soddisfacente traduzione, la sua valutazione e correzione.

Gli studenti saranno stimolati a riflettere sulle diverse possibilità di traduzione, a confrontare varie soluzioni, a discutere sui problemi che potranno emergere nel corso del lavoro e nello stesso tempo svilupperanno un vocabolario tecnico e sofisticato anche nella loro lingua madre. Gli specializzandi che avranno una maggior familiarità con la lingua saranno, quando disponibili, responsabili sia della coordinazione dell’intero lavoro, sia della correzione della traduzione; è bene, tuttavia, che l’insegnante o l’assistente supervisionino la revisione finale del testo tradotto fornendo eventuali suggerimenti e correzioni. L’assistente potrà incontrarsi periodicamente con gli studenti incaricati della traduzione per discutere eventuali problemi linguistico-stilistici o rilevanti argomenti di carattere letterario.

La traduzione dovrà concludersi almeno due settimane prima della rappresentazione finale perché gli studenti saranno coinvolti in altre attività legate alla rappresentazione finale come la sistemazione delle luci, il blocking, le prove dei costumi, etc.

Conclusa la traduzione dell’opera, alcuni studenti saranno incaricati di preparare un PowerPoint con i sottotitoli che dovrà essere proiettato durante la rappresentazione finale, in alto, sulla parete di fondo dietro gli attori. I sottotitoli aiuteranno sia il pubblico estraneo alla lingua originale a seguire meglio la rappresentazione, sia gli studenti-attori nel caso si dimentichino le battute. Le didascalie, non tradotte, non saranno presenti tra i sottotitoli; in alcuni casi, sarà inoltre necessario sintetizzare e semplificare battute altrimenti eccessivamente lunghe che finirebbero solo per distrarre il pubblico e distogliere l’attenzione da quanto sta avvenendo sul palcoscenico: le diapositive non dovranno contenere più di due o tre linee per battuta pur cercando di mantenere lo spirito e il messaggio dell’opera teatrale. Una regola fondamentale da seguire nella preparazione dei sottotitoli sarà dunque: meno è meglio (si vedano, a questo proposito, i sottotitoli realizzati per Sei personaggi in cerca d’autore nella sezione “Dalla teoria alla pratica”).

Le diapositive dovranno essere molto semplici e facilmente leggibili dal pubblico: la scelta migliore è quella di uno sfondo nero con caratteri bianchi. Uno degli studenti sarà inoltre incaricato di proiettare i sottotitoli prestando grande attenzione alla sincronizzazione tra i sottotitoli stessi e l’azione sul palcoscenico: non troppo presto, non troppo tardi. Nel caso in cui un numero sufficiente di studenti permetta l’interpretazione dei ruoli principali da parte di più di uno studente, quello che non sarà impegnato nella recitazione potrà assumersi il compito di proiettare i sottotitoli. Per una serie di questioni tecniche, sarebbe sempre buona norma usare uno stesso laptop sia durante la preparazione dei sottotitoli, sia durante l’allestimento finale; lo stage manager dovrà assicurasi che il luogo scelto per la rappresentazione disponga di un proiettore LCD installato a circa due metri di altezza, in modo da non interferire con il pubblico, e di uno schermo su cui proiettare.

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