La scelta dell’opera

Ci sono alcuni criteri fondamentali da considerare nella scelta di un testo teatrale:   la familiarità dell’insegnante con un certo autore,  il numero di studenti,  il loro livello linguistico,  i particolari interessi linguistici e culturali del corso stesso.

La scelta del testo teatrale che si intende mettere in scena dipende da una serie di fattori,  in parte connessi agli aspetti pratici e materiali propri di ogni allestimento teatrale,  in parte agli aspetti più propriamente linguistico-culturali del testo scelto. Ovviamente tale scelta sarà determinata in primo luogo dalla familiarità con l’opera e con il suo autore da parte dell’insegnante,  il quale,  è bene precisare sin dall’inizio,  non deve necessariamente possedere una precedente formazione teatrale. La riuscita finale dipenderà piuttosto dalla collaborazione creativa tra l’insegnante e i suoi studenti,  dall’impegno comune,  dall’interpretazione personale che studenti e insegnanti riusciranno a dare dell’opera e dei suoi significati più o meno complessi.

Un altro criterio che deve guidare la scelta è anche il numero degli studenti ai quali,  tuttavia,  come già per l’insegnante,  non è richiesta una precedente esperienza in ambito teatrale. Il numero degli studenti è fondamentale,  anche se esistono molti testi che comprendono un numero limitato di parti (per rimanere in ambito italiano,  basti pensare ad alcuni atti unici di Pirandello come La patenteLumie di SiciliaLa giara e altri). D’altra parte un sufficiente numero di studenti non solo permette la rappresentazione di opere teatrali più complesse,  ma anche una più razionale suddivisione delle responsabilità per quanto riguarda gli aspetti pratici della messa in scena:   traduzione dell’opera e realizzazione dei sottotitoli,  preparazione dei costumi,  allestimento della scenografia,  attività di pubblicità e raccolta fondi,  realizzazione dei programmi e dei manifesti. È importante che gli studenti siano coinvolti in tutti gli aspetti della rappresentazione teatrale,  performativi e non,  culturali e pratici. Solo in questo modo è possibile creare quel senso di comunità che è importante per la riuscita finale:   per questo l’insegnante dovrebbe sollecitare da parte degli studenti l’uso esclusivo della lingua che stanno apprendendo non solo in classe quando analizzano e leggono il testo,  o sul palcoscenico quando provano la loro parte,  ma anche in tutti i momenti in cui affrontano gli aspetti legati alla produzione creando così continue opportunità per usare la lingua in una comunicazione reale. La lingua è il legame più forte per cementare una comunità. La lingua da obiettivo finale si trasforma in mezzo di comunicazione per l’esecuzione della rappresentazione teatrale,  fine e scopo ultimo del progetto.

Il livello di conoscenza della lingua da parte degli studenti coinvolti nel progetto è importante nel processo di selezione dell’opera;   preferibilmente la scelta dovrebbe cadere su opere contemporanee o che comunque riflettano un uso vivo e standard della lingua. Infatti,  l’obiettivo primario dell’insegnamento della lingua attraverso la pratica teatrale è quello di cogliere gli aspetti psicodinamici della conversazione quotidiana,  del linguaggio come momento di incontro/scontro fra individui e culture diverse. Lo scopo primario di un progetto di questo tipo è soprattutto quello di arricchire le competenze linguistiche degli studenti con un vocabolario e espressioni da poter usare nella pratica comunicativa di tutti i giorni. In questa prospettiva,  testi non contemporanei o in dialetto possono presentare difficoltà aggiuntive,  in quanto lontani dalla lingua effettivamente parlata dall’individuo medio. Tuttavia se l’insegnante è interessato alle manifestazioni culturali di un particolare periodo storico,  di una minoranza linguistica o di una certa area geografica,  e se il livello linguistico degli studenti lo permette,  testi teatrali dialettali o non contemporanei possono rappresentare un’interessante sfida sia nel processo di apprendimento di usi linguistici diversi da quelli attuali,  sia nell’attività di traduzione.

Un’eventuale precedente rappresentazione teatrale o cinematografica del dramma scelto può facilitare la comprensione e l’interpretazione dell’opera,  fornire suggerimenti e idee sulla sua messa in scena;   tuttavia,  questa condizione non dovrà costituire un fattore discriminante nella scelta del testo da rappresentare.

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