I costumi, la scenografia, la musica, l’attività di promozione

Gli aspetti legati alla messa in scena di un testo teatrale sono molteplici. La ricerca e la realizzazione dei costumi,  degli oggetti di scena,  della scenografia,  della musica e di quanto altro costituisce l’aspetto non performativo di una rappresentazione teatrale richiede un notevole coinvolgimento di tempo e di impegno da parte degli studenti,  dell’insegnante e dell’assistente. Questa considerazione non deve costituire un fattore deterrente alla messa in atto del progetto teatrale:  l’attenzione sia dell’insegnante che degli studenti sarà,  infatti,  rivolta principalmente alla rappresentazione dell’azione e all’espressione del messaggio del testo piuttosto che alla spettacolarità degli effetti scenici. Alcuni semplici accorgimenti,  un po’ di creatività e l’entusiasmo possono aiutare a realizzare un’ottima rappresentazione finale.

La disponibilità di una sede adatta all’allestimento finale è ovviamente fondamentale;  essa dovrà essere prenotata con un certo anticipo,  tenendo conto sia dei giorni necessari alle prove,  sia delle date delle rappresentazioni serali (in genere due). Molte scuole e università offrono varie opzioni:  teatri,  auditori,  aule,  e anche spazi all’aperto che devono però disporre di strutture già preesistenti atte a un allestimento teatrale (crearne un’ex-novo comporterebbe,  infatti,  inevitabili costi aggiuntivi). Quanto alla scenografia,  molti testi teatrali,  con le loro didascalie,  forniscono indicazioni preziose. Le didascalie costituiscono certamente un’utile guida per gli studenti i quali dovranno prestarvi particolare attenzione non solo come chiavi di lettura e interpretazione del testo stesso,  ma anche per gli aspetti logistici. Questo risulta particolarmente vero per i testi pirandelliani con le loro lunghe e spesso complesse didascalie la cui originalità consiste proprio nella singolare compresenza di indicazioni tecniche e riflessioni di poetica. Mercatini dell’usato,  dipartimenti teatrali o props shop – che spesso forniscono gratuitamente i materiali previa restituzione – rappresentano un’eccellente risorsa,  così come le stesse famiglie degli studenti,  sia per gli oggetti di scena che per i costumi;  in alcuni casi,  questi ultimi possono essere creati dagli stessi studenti. Una lezione sarà più che sufficiente allo scopo:  gli studenti si occuperanno dei vari aspetti del design di un costume a seconda delle loro capacità. Per l’allestimento dell’Enrico IV nel 2009,  l’acquisto di semplici teli fu sufficiente alla realizzazione da parte degli studenti delle tuniche indossate dai Consiglieri Segreti con un taglio a V per la testa,  chiuse in vita da cinture e decorate con della passamaneria dorata incollata sulla stoffa. Anche questa attività costituisce un momento del processo di apprendimento della lingua perché gli studenti saranno ovviamente chiamati a esprimersi in italiano trovando una possibilità di arricchimento del proprio vocabolario anche negli aspetti non performativi. La lingua si pone dunque in questo contesto non come oggetto di studio bensì come strumento interattivo attraverso il quale gli studenti collaborano al raggiungimento di un progetto comune. I costumi realizzati per una rappresentazione potranno inoltre essere riutilizzati negli anni successivi.

La scelta della musica costituisce un valore aggiuntivo alla rappresentazione finale:  gli studenti,  con l’aiuto dell’insegnante,  saranno incoraggiati a  selezionare alcune delle scene più importanti – o anche un personaggio – del testo e ad associarvi un motivo musicale che non necessariamente deve essere contemporaneo dell’opera ma può provenire anche dal background culturale,  linguistico e musicale degli studenti stessi. Se tra gli studenti vi è un musicista,  l’insegnante potrebbe suggerire a quest’ultimo di provare a comporre una colonna sonora originale che accompagni i momenti più significativi del dramma e che,  se lo spazio destinato all’allestimento finale lo permettesse,  potrebbe essere eseguita dal vivo da un gruppo musicale. Un altro contributo per un’efficace e coinvolgente rappresentazione può provenire anche dalla selezione di immagini particolarmente allusive e suggestive di uno stato d’animo,  una passione o una situazione,  da far proiettare durante la rappresentazione in maniera ricorrente,  in modo da associarle,  come già la musica,  a un particolare personaggio o a una particolare espressione di questo ultimo. Ad esempio,  per quanto riguarda il personaggio di Enrico IV,  si potrebbero alternare rappresentazioni visuali della follia e della razionalità,  rendendo così visibile la sua disperata duplicità. Ancora un esempio:  immagini e musiche evocative del ‘rimorso’,  dello ‘sdegno’,  della ‘vendetta’,  del ‘dolore’ saranno quanto mai pertinenti in un allestimento teatrale dei Sei personaggi in cerca d’autore. Musica e immagini,  che potranno essere facilmente integrate nel PowerPoint usato per la proiezione dei sottotitoli,  verranno dunque a costituire in questo modo un fil rouge che aiuterà l’espressione del messaggio dell’opera sottolineandone  i momenti salienti.

Prerequisito fondamentale alla riuscita finale del progetto è il coinvolgimento e la collaborazione di tutti i partecipanti;  l’insegnante e l’assistente dovranno prestare particolare attenzione a far sentire gli studenti tutti ugualmente coinvolti e indispensabili,  anche coloro che hanno un ruolo minore. È,  ad esempio,  altamente produttivo ed efficace coinvolgere gli studenti nelle attività di promozione e raccolta fondi per la produzione. Gli studenti potrebbero promuovere lo spettacolo presso associazioni locali e attività commerciali (negozi,  ristoranti,  caffetterie) garantendo loro una certa visibilità nei programmi,  nelle locandine o nei crediti finali da proiettare eventualmente alla fine della rappresentazione utilizzando lo stesso PowerPoint adoperato per i sottotitoli. Questo avrebbe anche un ulteriore effetto positivo, cementando i rapporti tra la comunità locale e l’ambiente universitario e facendo conoscere lo stesso progetto teatrale a un pubblico quanto più ampio possibile.

Quanto alla pubblicità,  oltre ai canali tradizionali (giornali locali o dell’università,  affissione di locandine nel campus,  distribuzione dei programmi presso ristoranti,  caffetterie,  negozi,  mailing-list dei dipartimenti coinvolti,  etc.) uno studente potrebbe essere incaricato di creare e gestire una pagina su Facebook interamente dedicata al progetto teatrale con immagini delle prove,  commenti degli studenti,  date e orari dell’allestimento,  visibilità di eventuali sponsors,  etc. Sulla stessa pagina,  potranno essere inoltre caricati i files musicali che costituiscono la colonna sonora dell’opera,  come pure,  previa autorizzazione degli studenti stessi,  il video della rappresentazione finale.

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